In mezzo ad un variopinto popolo di vacanzieri, sto traghettando da Cagliari a Civitavecchia dove, purtroppo, sono stato solo per lavoro.
Al mattino, siamo in ritardo di oltre due ore sull’orario previsto di arrivo. Mi spiegano che questa notte c’è stato il mare al ˝traverso˝.
Mi viene da considerare che mentre una nave grande e moderna è giustificabile se incontra un mare poco amico, un manager, che pure deve nuotare in mari che spesso, più che di ˝traverso˝, sono proprio avversi, più raramente trova comprensione, se arriva fuori tempo.
Fortuna che, rispetto ad una nave, noi siamo più flessibili. Possiamo cambiare stile di management ogni volta che le condizioni del mare confuso del mercato globale lo richiedano.
Avanti tutta con lo ˝stile libero˝ se il mare è calmo e dobbiamo arrivare in fretta all’obiettivo; a ˝rana˝ se il mare è agitato e non vogliamo perdere di vista la nostra meta neppure per un momento; sul ˝dorso˝ per riprendere fiato tra una battaglia e l’altra.
Sperando sempre di non dover ricorrere al ˝morto a galla˝.