˝Ecco l’ordine di arrivo, primo Fausto Coppi, dopo 147 chilometri di fuga solitaria. In attesa del secondo, trasmettiamo musica da ballo.˝
Dalla radiocronaca di Mario Ferretti, della Milano-Sanremo del ’46.
Una volta era così che andavano le corse in bicicletta. Altri tempi, oggi le gare si vincono per centesimi di secondo o per qualche centimetro, a seconda del tipo di competizione.
E’ perché le conoscenze, le tecnologie e le risorse economiche degli sponsor hanno oramai livellato ogni forza in campo. Accade così anche nel mondo degli affari.
Come fare, allora, per agguantare e conservare, almeno per un pò, un ragionevole margine di vantaggio sugli ˝inseguitori˝ ? Certo non ricorrendo alle tecnologie e alle risorse economiche: ne dispongono, in misura adeguata, quasi tutti gli altri competitori.
È questione di allenamento: le ˝nostre˝ salite si possono affrontare anche solo col pensiero. A patto che sia creativo, senza confini né censure, capace di spiccare il volo. Proprio come Fausto Coppi, detto l’Airone.