Così cantava Gino Paoli in una bella canzone di tanti anni fa.
Quanti semafori incontriamo sulla nostra strada di ogni giorno? Semafori veri e semafori finti. Segnali stradali quasi sempre utili e segnali, o meglio avvertimenti, aziendali o istituzionali a fermarsi, a non percorrere talune strade e a circolare lontano da certi posti.
Nelle aziende, sempre più spesso, troviamo ancora in vigore regole ed ordini di servizio superati dai tempi, mai annullati e ormai dannosi. Sono come una diabolica sequenza di semafori dimenticati accesi sul rosso che impediscono alle idee di circolare ed alle persone di comunicare con immediatezza ed efficacia.
Così diventa indispensabile sviluppare un sesto senso manageriale: per riuscire a distinguere i semafori veri da quelli falsi, le censure e le limitazioni utili da quelle banalmente stupide o fuori tempo massimo.
Non è facile, ma da qualche parte dobbiamo pur cominciare. Da Gino Paoli?