˝…questa estate senza te…˝. Così, nelle estati dell’italico boom, cantava Bruno Martino. E già, al solo sentirlo, pregustavamo spensierate vacanze.
Il rito estivo si ripete puntuale, ma la contabilità che amiamo chiudere prima di partire presenta quest’anno ammanchi incolmabili: due torri altissime e migliaia di vite stroncate sappiamo (forse) da chi, senza avere ancora davvero capito perché.
Ma non di soli segni meno è avvilita la nostra contabilità. Dobbiamo, purtroppo, registrare più terrorismo, più incertezze ed una conseguente maggiore instabilità, non solo economica.
Ma sono le nostre vacanze e cercheremo di viverle con la serena consapevolezza che, ancora una volta e nonostante tutto, ci aiuteranno a recuperare l’ottimismo della nostra determinazione.
La chiamano estate, e scalda un po’ anche il cuore. E forse torneremo a sorridere.
Buone vacanze!